Per chi è affamato o assetato, per chi ha perso tutto

e per chi non ha mai avuto niente; per chi è ammalato

e per chi è disabile da sempre; per chi è morto,

morto ucciso,

morto povero e solo,

morto prima ancora di vedere la luce: per te fratello, per te sorella,

noi preghiamo,

ma ci mancano le parole,

non sappiamo cosa dire o chiedere.

Quando il dolore è troppo forte, restiamo solo in silenzio.

Solo tu, Signore, sai cosa fare,

sai ciò che è bene, ciò che è possibile. Ti preghiamo, sia così, solo così, come tu vuoi.

Fonte: “per Carità” La dimensione contemplativa dell’incontro col povero nell’esperienza di Caritas Italiana