Benedetto sei Tu, Signore,
Padre dei poveri e difensore delle vedove,
che ascolti nel silenzio della notte
il gemito del sofferente,
il sospiro dell’innamorato,
il rantolo del morente,
il pianto del neonato,
la preoccupazione del genitore,
il dubbio del figlio,
le ansie del lavoratore precario,
i progetti del giovane,
le attese dell’ adulto,
la fatica di chi lotta,
la speranza di chi attende,
l’anelito di chi sogna,
la delusione dell’amico tradito,
la confusione di chi è ferito nella dignità,
la vergogna di chi è calunniato,
la rabbia di chi subisce abusi,
la tristezza di chi perde gli affetti più cari,
i propositi del riscattato e del graziato,
la paura di chi si trova nella prova.
Benedetto sei Tu,
Vangelo di Dio che abiti
nelle pieghe della storia
e nelle piaghe del nostro corpo,
illumini di gioia gli occhi degli umili
e irrobustisci la fede dei piccoli,
nutri la speranza dei martiri della giustizia,
e fasci le ferite degli afflitti,
infondi coraggio ai cercatori della verità
e rinnovi la mente di chi chiami alla tua sequela,
rendi docile il cuore dei tuoi discepoli
e credibile la vita dei servi della Parola.
Benedetto sei Tu, Signore,
amico degli uomini e amante della vita,
Tu che conosci il cuore dell’uomo
e orienti il suo desiderio più intimo
all’incontro con Te,
radunaci in unità
nella comunità del Risorto
per essere nel mondo
balsamo di misericordia
e rugiada di consolazione,
carezza dello Spirito
e voce dell’Amato,
custodi della fraternità
e profezia del Regno dei Cieli.
Amen.
don Pasquale Giordano
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