PREGHIERA
O Signore,
Tu che hai visto la mano inaridita dell’uomo
e con compassione l’hai riportata alla vita,
guarisci anche noi dalle nostre ferite interiori.
Nel giorno santo, ricordaci che la Tua misericordia
non conosce confini di tempo o di legge umana.
Rinnova i nostri cuori irrigiditi dalla paura,
rendili capaci di amore e servizio per gli altri.
Che ogni nostro atto, compiuto in Tuo nome,
sia segno della Tua presenza e della Tua grazia,
perché anche noi possiamo essere testimoni di guarigione
e speranza nel mondo.
Amen.
Spiegazione
Il brano di Luca 6,6-11 narra di Gesù che, in un giorno di sabato, guarisce un uomo con la mano paralizzata. Gli scribi e i farisei osservano attentamente Gesù, cercando un motivo per accusarlo di violare la legge sabbatica. Gesù, con grande coraggio e amore, pone una domanda cruciale: “È lecito fare del bene o del male in giorno di sabato?”. Con questo gesto, Gesù dimostra che l’amore e la compassione di Dio superano qualsiasi regolamento umano.
La preghiera riflette questo insegnamento. Invita a chiedere a Dio la guarigione delle ferite interiori che ci paralizzano nella vita quotidiana, proprio come Gesù guarì fisicamente l’uomo. Essa sottolinea che la misericordia divina non è limitata da regole umane o barriere religiose, ma è sempre disponibile per chi cerca il Suo aiuto. La preghiera chiede che il nostro cuore, spesso indurito dalle difficoltà o dall’incomprensione, possa essere rinnovato per portare amore e guarigione agli altri, come testimoni della grazia divina.