Il brano evangelico invita a non accumulare tesori sulla terra, che sono fragili e destinati a finire, ma a cercare quelli nel cielo, dove nulla va perduto. Gesù sottolinea anche che l’occhio è la lampada del corpo: se è limpido, tutta la vita sarà illuminata; ma se è malato, anche l’interiorità sarà buia. È un invito a conservare la purezza dello sguardo, il distacco dai beni materiali e a cercare una luce interiore che venga da Dio.
PREGHIERA
Signore,
insegnami a cercare i tesori che non si corrompono,
quelli che non brillano per un istante solo,
ma risplendono in eterno nel tuo amore.
Liberami dal desiderio di possedere,
dal bisogno di accumulare,
dalla paura di perdere ciò che passa.
Fa’ che il mio cuore non si attacchi alle cose,
ma si apra al dono.
Donami occhi limpidi, Signore,
occhi capaci di vedere la tua luce nel buio,
occhi che non giudicano, ma accolgono,
occhi che guardano in alto e dentro, non solo intorno.
Sii Tu la mia luce,
la mia ricchezza vera,
la mia gioia profonda.
Illumina i miei passi
e fa’ che dove guardo io, entri la tua pace.
Amen.
Spiegazione
Questa preghiera nasce dal cuore del Vangelo di Matteo (6,19-23), dove Gesù ci chiama a liberare lo sguardo e il cuore da ciò che appesantisce e inganna. È un’invocazione a Dio perché ci guidi verso ciò che conta davvero, perché illumini il nostro sguardo e purifichi le nostre intenzioni. È una supplica che ci aiuta a fare spazio alla luce di Dio e ai suoi tesori invisibili e incorruttibili.
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