Padre,
ti lodo, ti benedico, ti ringrazio perché mi hai condotto
insieme al tuo Figlio Gesù nel pretorio di Pilato,
in questa terra straniera e ostile, eppure terra di rivelazione e di luce.
Solo tu, con il tuo amore infinito,
sai trasformare ogni lontananza
e ogni buio in luogo di incontro e di vita.
Grazie perché hai fatto sorgere il tempo santo della consolazione,
nel quale mandi il tuo Agnello, seduto sul trono,
come re immolato e vivente;
il suo sangue è rugiada ristoratrice, è unzione di salvezza.
Grazie perché Lui mi parla sempre e mi canta la tua verità,
che è solo amore e misericordia;
vorrei essere uno strumento nelle mani del re, di Gesù,
per trasmettere a tutti le note consolatrici della tua Parola.
Amen.