Il Vangelo di Luca ci presenta un momento carico di stupore: la nascita di Giovanni Battista, il precursore di Cristo. Tutti si meravigliano per ciò che Dio ha compiuto, e si chiedono: “Che sarà mai questo bambino?”. Questa preghiera nasce dalla lode per l’opera sorprendente di Dio nella nostra vita. Come Zaccaria, anche noi possiamo aprirci allo stupore, lodare il Signore e riconoscere che ogni vita ha un disegno speciale. La preghiera è un invito a diventare anche noi segni viventi della meraviglia di Dio.
PREGHIERA
Signore, rendi la mia vita una meraviglia per gli altri.
Come Giovanni, anch’io sono nato da un tuo progetto d’amore.
Donami di vivere ogni giorno con la consapevolezza
che nulla è impossibile a Te.
Apri la mia bocca come hai aperto quella di Zaccaria,
perché io possa lodarti con parole vere,
perché io possa annunciare la Tua fedeltà
a chi è ancora nel dubbio.
Fa’ che il mio cuore non si chiuda
alla Tua sorpresa, al Tuo tempo, al Tuo silenzio.
Anche quando non capisco, insegnami a fidarmi.
Fa’ che la mia vita, come quella di Giovanni,
possa parlare di Te prima ancora che io dica una parola.
Che chi mi incontra possa chiedersi:
“Che sarà mai questa persona, toccata dalla mano di Dio?”
Ti lodo, Signore, per ogni miracolo nascosto
che compi nel silenzio delle mie giornate.
Ti benedico per ogni inizio che sembra piccolo,
ma che è già parte della Tua grande promessa.
Amen.
Spiegazione
La preghiera nasce dallo stupore per le opere di Dio che superano ogni attesa. Come il popolo si è stupito per la nascita di Giovanni e per la reazione di Zaccaria, così anche il credente è chiamato a riconoscere che Dio compie meraviglie nella nostra vita. Il cuore della preghiera è la lode: lodare Dio perché, anche nel silenzio e nell’attesa, prepara qualcosa di grande. Inoltre, c’è un desiderio: diventare segno vivente della Sua presenza, come lo fu Giovanni per il suo popolo.
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