Gli scarponi ai piedi, lo zaino sulle spalle.

Si parte.

Pochi viveri e tanti sogni. Ogni volta รจ cosรฌ.

Il respiro si fa presto piรน breve.

Fatica e sudore, metafora della vita.

Sotto i piedi erba, sassi, roccia, acqua, neve, ghiaie,
secondo il mutare dei sentieri e delle stagioni.

Negli occhi colori, fiori, insetti, vette, croci,
orizzonti che si perdono lontano,
e il cielo che si fa sempre piรน vicino.

Tra i sassi migliaia di stelle,
riflesso di quelle che riempiono il cielo.

Occhi di creature invisibili mi accompagnano,
pare vogliano custodirmi anche loro lungo il cammino.

รˆ qui, o Signore,
che riesco a percepire meglio la tua presenza,
la grandezza di questo tuo creato,
cosรฌ perfetto, cosรฌ meraviglioso.

E la realtร , a volte cosรฌ stretta per me,
svanisce improvvisamente
e tutto รจ libertร , leggerezza, soffio di vento leggero.

Preghiera.

Mi riempio della tua forza.

E posso riprendere con gioia il mio posto nel mondo.

Grazie, o Signore, per questo corpo che mi hai donato:
per le gambe che mi portano in alto, vicino a te,
per gli occhi che possono godere di tutta questa Bellezza,
e per il cuore, che puรฒ farsi casa per tante emozioni.

Rendimi capace, Signore, di condividere sempre con gli altri
tutti questi doni, e nella tua grande bontร ,
concedimi, alla fine di questo tempo che hai preparato per me,
di poter godere di un Paradiso cosรฌ,
fatto di cime e di libertร 
e di amici da rincontrare.

Amen

Flavia Facchini