In quel tempo, quando la folla vide che Gesรน non era piรน lร e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน. Lo trovarono di lร dal mare e gli dissero: ยซRabbรฌ, quando sei venuto qua?ยป. (Giovanni 6)
Signore vattene via,
non avere pietร ,
come hai abbandonato la folla
abbandona anche me,
rendi il mio cuore duro come il pane di ieri
lascia al tempo di trasformare i miracoli in pietre
scippami le parole,
rendi mute le labbra,
incredula la mia anima,
morte le poche preghiere,
degnami di essere provato.
Signore vattene via,
oltre la riva del lago,
costringimi al viaggio,
regalami gli occhi smarriti degli abbandonati,
e che sia un viaggio rischioso,
dove io possa sentire il fiato
fraterno della morte
dove possa perdere ciรฒ che รจ caro,
brucia la mia casa,
rendi inospitali le mie sicurezze.
Signore vattene via,
costringimi a sbarcare su terre ignote
dammi la sfrontatezza di chiedere ragione del tuo eremitaggio,
rispondimi che te ne sei andato perchรฉ non avevo capito nulla di te
di quanto mi amassi
di quanto sia inevitabile questo nostro inutile amore.
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dellโuomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.
Signore vattene via,
abbandonami,
apri con la lama della tua parola il mio ventre
svuotalo,
ridammi la fame della mia giovinezza,
il bisogno di sopravvivenza
e la paura di fallirla questa cosa
che chiamate vita.
Vattene via Signore,
cosรฌ che io possa cercare i segni della tua fuga,
cercherรฒ le orme,
muoverรฒ dโassenza in assenza
dove lโerba sโinchina
sulle piste delle belve,
dammi di dimenticare il tuo volto
e quello che conosco di te
e la stupida arroganza di chi crede di poterti circoscrivere
annienta tutte le parole che ho scritto
cosรฌ che io possa riscoprirti,
da analfabeta dello spirito
con il rischio di non volerti amare piรน.
Gli dissero allora: ยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ lโopera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป.
Vattene via Signore,
inizia la nostra crocifissione,
rendi irriconoscibile il volto,
che la violenza strappi a morsi i tuoi connotati,
rinnega la bellezza, sforma la figura che attirava i miei sguardi,
rendi disgustoso il tuo viso
mute le parole
consacrati larva crocifissa tra due ladroni.
Vattene via,
il tuo annientarsi sarร lโopera di Dio
che ti ha mandato
che ti ha lasciato in mano agli assassini
che ti ha raccolto
ma da un sepolcro.
Vattene via
prima che me ne vada io
e piรน non mi conceda a questo padre incomprensibile,
Allora gli dissero: ยซQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: โDiede loro da mangiare un pane dal cieloโยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร la vita al mondoยป.
Vattene via Signore,
anche dai miei ricordi,
che io non creda solo perchรฉ i miei padri hanno creduto in te,
che io non creda solo perchรฉ un tempo ti ho sentito intimo e affidabile
che io non creda solo perchรฉ ho sempre creduto di credere
che io non creda solo per la paura di scoprirmi incredulo.
Vattene via
anche dai Mosรจ che mi hanno portato a te,
dai miei santi testimoni e maestri,
vattene via da tutto ciรฒ che mi circonda
ma lascia, ti scongiuro,
una scia,
come di luce invisibile,
una cucitura cosmica tra terra e cielo.
Vattene via Signore
ma ti scongiuro
lasciami la nostalgia del Padre.
Preghiera di don Alessandro Deho’ (link al blog) ispirata al brano del Vangelo di domenica 4 agosto 2024.