Nessuno ci strapperà dalla tua mano

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Nel Vangelo di Giovanni 10,22-30, Gesù si rivela come il Buon Pastore che conosce le sue pecore e promette loro la vita eterna. In questo brano, Gesù parla della sicurezza che viene dall’essere nelle sue mani: “Nessuno le strapperà dalla mia mano”. È un messaggio di fiducia assoluta e appartenenza profonda. Questa preghiera nasce dal desiderio di affidarci completamente a Lui, riconoscendolo come nostro Pastore e Dio.

PREGHIERA

Signore Gesù,
Tu sei il Pastore buono che conosce il mio cuore.
Non voglio più camminare nella paura,
perché tu mi chiami per nome e io ascolto la tua voce.

Ti seguo, anche quando la strada è stretta,
perché so che sei con me.
Tu mi hai donato la vita eterna,
una promessa che nessuno può spezzare.

Nessuno mi strapperà dalla tua mano.
Né il dolore, né la prova, né la morte.
In te mi rifugio,
in te trovo la mia salvezza.

Stringimi forte, Signore,
quando il dubbio mi assale,
quando il mondo mi confonde
e il silenzio mi spaventa.

Fammi restare nel tuo amore,
fammi vivere nella tua fedeltà.
Tu e il Padre siete una cosa sola:
in te abita la pienezza della vita.

Ti appartengo, Gesù.
Guidami, proteggimi, custodiscimi,
ora e per sempre.
Amen.

Spiegazione


Questa è una preghiera di adorazione: riconosce in Gesù il Figlio di Dio, il Pastore che custodisce e salva. Le parole di Giovanni 10,22-30 ci portano a contemplare la sicurezza della nostra appartenenza a Cristo. La preghiera esprime totale fiducia in Lui, adorandolo non solo come guida, ma come Dio stesso, unito al Padre. Viene ribadita l’idea che nessuno può strapparci dalle sue mani, neanche nelle prove più dure.

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