Signore,
mentre il tempo logora tutte le speranze,
Tu rimani lโunica speranza!
Mentre si consumano i secoli e anche i millenni,
Tu resti perennemente giovane
e conservi la freschezza di un fiore
e di una sorgente zampillante.
Signore,
le parole sono logore e stanche
come le promesse che si rinnovano
e si smentiscono inesorabilmente.
Ma dentro di noi resta una fiammella di speranza,
riemerge un bisogno irrefrenabile di luce,
riaffiora unโattesa di qualcosa,
anzi di Qualcuno.
Tu, povero di Betlemme,
sei la risposta che noi non sentiamo;
tu, povero di Betlemme,
sei la ricchezza che noi non capiamo;
tu, povero di Betlemme,
sei la pace che drammaticamente ci manca.
Signore,
nato a Betlemme,
la cittร della nostra povertร e della nostra piccolezza,
noi ci accostiamo a Maria
per guardarti con il Suo sguardo
e amarti con il Suo amore
ed essere finalmente felici con Te,
povero di Betlemme,
unico capace di farci sorridere ancora.
Amen.
Questa preghiera รจ attribuita al cardinale Carlo Maria Martini e fa parte dei suoi scritti e riflessioni spirituali. Viene spesso citata con il titolo “Signore, mentre il tempo logora tutte le speranze” o semplicemente come “Preghiera al Signore, povero di Betlemme”.
Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, รจ noto per i suoi testi profondi e meditativi, che spesso riflettono sul senso della fede e sulla speranza cristiana.