Preghiera di don Alessandro Deho’ (link al blog) ispirata al brano del Vangelo di domenica 1 dicembre 2024, Lc 21,25-28.34-36.
Rallentando
il respiro
sradicherà illuse stelle
dal mio cielo
infrangendole
disperderà
ogni mio desiderio
(camminerò
sui frantumi delle mie voglie)
lento e profondo
troverò il coraggio
di coricarmi sul lato oscuro
della luna
(divino grembo
nascosto)
socchiuderò gli occhi,
del sole farò
lama, caldo il sangue
colerà dalle palpebre
incise dai raggi
crolleranno le apparenze
nel fragore del mare
(e io
finalmente
non saprò più definirmi
io)
Moriranno di paura
tutte la parti di me
incapaci di reggere
l’epifania
morirà la morte
(che respirava ogni mio respiro)
moriranno le angosce di non essere amato
morirà la paura di non essere riconosciuto
morirà il terrore d’essere nato invano
(morirò a me stesso fino ad essere
Niente
fino ad essere segno
del Tutto)
Sconvolte le potenze dei cieli,
non avrò più appigli,
così le aprirò le mani
crocifisse alla speranza
estrema
che solo tu possa venire a soccorrermi
E in questo crollare
d’apparenze
in questo mondo svelato
dal risveglio,
dalla preghiera,
scoprire
che Tu già eri
l’Eterno,
(e mi stavi camminando
dentro)
che Tu già mi trapassavi
dal cuore
degli eventi
ed io,
credendo di credere,
afflitto dal mio egoismo,
ubriaco di visioni,
ancora non sapevo
che bastava
alzare il capo,
e prestare attenzione.
don Alessandro Deho