Questa preghiera nasce dal celebre episodio di Tommaso, che fatica a credere alla risurrezione di Gesù senza vedere e toccare le sue piaghe. È una preghiera di domanda, rivolta a Dio per rafforzare la nostra fede nei momenti di dubbio e fragilità. Come Tommaso, anche noi spesso abbiamo bisogno di segni, ma Gesù ci invita a credere anche senza vedere: “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”.
PREGHIERA
Signore Gesù,
vengo davanti a Te con il cuore pieno di domande e di incertezze.
A volte il buio del dubbio mi avvolge, e fatico a riconoscere la Tua presenza nella mia vita.
Mostrami il Tuo amore, come hai mostrato le Tue piaghe a Tommaso.
Rinforza la mia fede quando vacilla.
Donami occhi capaci di vedere oltre l’apparenza, oltre il dolore, oltre la paura.
Quando il mio cuore si chiude, aprilo alla fiducia in Te.
Quando la mia mente chiede prove, ricordami che il Tuo amore è la prova più grande.
Signore, aumenta la mia fede.
Fa’ che io creda anche quando non vedo.
Fa’ che io Ti riconosca vivo, presente, accanto a me, oggi e sempre.
Mio Signore e mio Dio, confido in Te.
Amen.
Spiegazione
Questa preghiera prende ispirazione diretta dal brano di Giovanni 20,24-29, dove l’apostolo Tommaso rappresenta tutti noi quando ci troviamo nel dubbio, nello smarrimento, nella fatica di credere senza vedere. La preghiera è un grido del cuore che domanda a Gesù di fortificare la fede, di aiutare a superare le difficoltà spirituali e di fidarsi di Lui anche nei momenti di oscurità.
Il cuore della preghiera è proprio la frase di Tommaso: “Mio Signore e mio Dio”, che diventa l’atto di fede più profondo, nato dopo il dubbio e trasformato in una professione d’amore.
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