Preghiera di don Alessandro Deho’ (link al post nel blog) ispirata al brano del Vangelo di domenica 30 marzo 2025, Lc 15, 1-3. 11-32.
Preghiera del figlio minore
Speranza vera è che io possa trovarti,
ancora,
a pane spezzato,
nella vergogna dei miei peccati
e nei tuoi occhi buoni
la cucitura
allo strappo dalle tue paterne cure
la mia fuga trasfigurata
in desiderio di libertà
nelle tue lacrime
la mia vita sperperata nell’affanno
d’essere accettato
nella tua pazienza
ricomposta la mia dissoluzione
di quando pascolavo porci
il profumo fragrante della misericordia mi sconvolse
sapeva di pane
di pioggia
e di te
Rientrare in me
fu atto estremo di sopravvivenza,
forse fu solo paura di morire
ma il tuo sorriso su di me fu vera conversione.
Mi alzerò, pensavo
mentre tu già mi tenevi in braccio,
tornerò da mio padre, dicevo
mentre tu non avevi mai smesso di corrermi incontro.
Ero e sono ancora lontano
ma tu da sempre mi cammini nell’intimo,
le mie braccia ancora troppo pesanti
mentre mi avvolge il caldo delle tue ali.
Ancora devo imparare ad amare,
mentre tu continui a morire d’amore per me
ti confido il mio sacro terrore
per questo tuo irragionevole amore
Supplica del figlio maggiore
Così rimango a distanza,
la vita è una musica buona
fragrante profumo di vini,
per altri
io sono ancora schiavo dell’idea
che la vita sia una conquista
che a salvarmi sarò io stesso
nella fedeltà al sacrificio d’essere stato messi al mondo.
Io voglio meritarmela la felicità
è inutile che mi supplichi
mi fa pena
essere pregato da un Dio.
Ma tu piangi
sulla mia rabbia,
sulla mia invidia per il coraggio di mio fratello,
sulla mia paura di non essere all’altezza della libertà
Tu non devi piangere!
Tu sei Dio
tu devi giudicare e premiare
o punire
Invece mi supplichi
quasi stupito che io non abbia compreso
quello che per me è oscuro
e che voi chiamate amore
Tu mi sembri l’unico vivo
in questa storia incompiuta
mentre noi fratelli
giorno dopo giorno
torniamo in morte
Perché non mi salvi
annientandomi?
“Ma bisognava far festa
e rallegrarsi”
così io ci provo,
te lo giuro ci provo
a naufragare nella tua beatitudine.
don Alessandro Deho


