Tu puoi vivere
Per le fruscianti foreste della notte
per il fiore sanguigno del sole
per le labbra d’argento che il mare innamorato
posa sulle anche delle spiagge
per le bianche architetture delle nuvole
l’isola erbosa addormentata fra le broccia delle acque
e per l’albero, portatore di foglie e di uccelli,
tu puoi vivere
ma soprattutto, ah!, tu puoi vivere
per la mano che scioglie la solitudine
per una lacrima bevuta alla sua sorgente
per questa voce che dice il tuo nome nell’ombra
per il cuore trionfante.
A. Vilar, Da una penisola