Perché pregare?
Vademecum per un momento di preghiera personale, di preghiera silenziosa nella casa del Signore.
Pregare, perché?
La preghiera è qualcosa di semplice, che nasce spontanea nell’uomo, nel bambino, nel ragazzo, e anche dentro di te, però nello stesso tempo è qualcosa di difficile, che esige costanza, approfondimento, fedeltà.
Quotidianamente, infatti, ci rendiamo conto di quanto sia difficile pregare.
Per fortuna Dio non ci lascia soli in questa difficoltà: Egli ci dona il Suo Spirito:
- è Lui che prega con noi e in noi,
- è Lui che rende possibile ogni preghiera di domanda, di invocazione, di lode, di protesta, di contemplazione, di ascolto;
- è Lui che anima la nostra preghiera, che apre le nostre labbra.
La nostra preghiera, grazie allo Spirito Santo, acquista ali di aquila per volare alla presenza di Dio Padre. Essa è ascolto e dialogo: ascolto di Dio e dialogo con Dio anche se non è sempre facile.
Per vivere bene, noi esseri umani abbiamo bisogno di mangiare tutti i giorni, altrimenti il nostro corpo si indebolisce, così è la nostra fede. Se non troviamo dei ritmi quotidiani di preghiera rischiamo di soffocare a poco a poco lo Spirito che è in noi e che ci suggerisce di pregare.
A volte il tempo diventa fatica quando lo si deve dedicare a Dio, ci sembra che non passi mai. E’ vero che nella giornata ci sono tanti obblighi da assolvere, ma è altrettanto vero che se una cosa ci interessa davvero, il tempo lo troviamo.
Prova allora a rispondere sinceramente nel tuo cuore constatando che, probabilmente non è il tempo che ti manca, ma l’amicizia con Dio non è ancora così profonda.
Pregare è voler bene al Signore, parlare con Lui, stare con Lui, ascoltarLo.
La preghiera è come una corda robusta che ci tiene sospesi nei momenti difficili, quando dobbiamo tentare imprese rischiose, quando siamo sull’orlo di “un burrone”.possiamo fidarci: chi tiene l’altro capo della corda è “il nostro Padre che è nei cieli”. Egli non permetterà mai che ci succeda del male e noi non dobbiamo mai dimenticarci della “corda-preghiera”.
CONSIGLI UTILI PER LA PREGHIERA
- Presentati a Dio come sei, con le tue stanchezze, le tue preoccupazioni.
- Chiedi perdono: prega non per ricevere risposte, ma per un atto d’amore. Pregare è amare e lasciarsi amare dal Signore.
- Preparati alla preghiera, fa silenzio dentro di te: pensa che vuoi stare a tu per tu con Dio. Non lo vedi, non lo senti, ma Lui è accanto a te.
- Prega lasciando che Dio ti parli. Guardati intorno, ci sono dei leggii, vai a vedere, c’è la Parola di Dio che ti sta aspettando. Puoi leggere un brano della vita di Gesù, pensare a cosa ti vuole dire e a come potresti viverlo in questa giornata.
- La preghiera non finisce mai in modo triste. Dopo, quando uscirai, va’ incontro agli altri sorridendo.
- Se poi vuoi, recita il Rosario, la preghiera prediletta dalla Vergine Maria: chiedile di intercedere per te presso suo Figlio, ma prima di ogni cosa ringraziala di essere stata la Madre di Nostro Signore Gesù Cristo.
Il Signore ti benedica e ti protegga ora e sempre.
Fonte: qumran2.net – testo di Luisella Ronchi Polverari