Prima venimmo uccisi dal legno, ora invece per il legno recuperiamo la vita.

Prima fummo ingannati dal legno, ora invece con il legno scacciamo l’astuto serpente.

Nuovi e straordinari mutamenti! Al posto della morte ci viene data la vita,

invece della corruzione l’immortalità, invece del disonore la gloria.

Perciò non senza ragione esclama il santo Apostolo:

«Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo,

per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo» (Gal 6, 14).

Quella somma sapienza che fiorì dalla croce

rese vana la superba sapienza del mondo e la sua arrogante stoltezza.

(Teodoro Studita, Discordo sull’adorazione della croce)