Imparare a contemplare.
Avere occhi profondi, meravigliabili,
per la varietà e
la bellezza dei volti,
che sono la cosa
più bella del mondo;
per il creato che è
come un atto
d’amore sussurrato.
Guardare come bambini,
ascoltare come innamorati.
Con tenerezza e compassione,
che è il linguaggio che
il sordo può sentire,
che il cieco può vedere.
P. Ermes Ronchi – fonte