Vieni, Signore, penetra nel mio cuore. tu che sei stato crocifisso e sei morto,
tu che ami, sei fedele, verace, paziente, umile,
tu che hai accettato una vita faticosa in un angolo del mondo, che sei stato
misconosciuto dai tuoi, poco amato e tradito dagli amici, sottoposto alla
legge, consegnato al potere politico sin dall’inizio: profugo da bambino,
figlio d’operaio, predicatore senza successo, uomo che amò senza essere ricambiato,
grande ma non compreso dall’ambiente, abbandonato persino da Dio; tu che hai offerto tutto e ti sei rimesso nelle mani del Padre, gridando:
Padre, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Ti voglio ricevere così come sei,
voglio che tu diventi la legge più intima, il peso e la forza della mia vita.
Quando ti ricevo, ricevo la mia povera vita di ogni giorno così com’è.

Non occorre che io ti esponga i sentimenti nobili del mio cuore: posso dispiegare davanti a te
la mia povera vita di ogni giorno così com’è, perché io la ricevo da te
questa povera vita di ogni giorno con la sua intima luce, questa povera vita di ogni giorno con il suo senso,
questa povera vita di ogni giorno e la forza di sopportarla. questa vita ordinaria in cui si cela la tua vita eterna.

Preghiera di Karl Rahner