O Signore,
nel brano del Vangelo di oggi ci hai raccontato la storia di un lebbroso che ti supplicava in ginocchio: “Se vuoi, puoi purificarmi!”.
Tu hai avuto compassione di lui, hai teso la mano e lo hai guarito.
O Signore,
anche noi siamo lebbrosi, siamo malati nel corpo e nello spirito.
Siamo feriti dalla malattia, dal dolore, dall’ingiustizia, dal peccato.
Ci sentiamo esclusi, isolati, dimenticati.
O Signore,
guardaci con compassione.
Tendi la tua mano verso di noi e guariscici.
Rendi la nostra pelle pura e sana,
liberaci dal dolore e dalla sofferenza,
dacci speranza e gioia.
O Signore,
fa’ di noi strumenti della tua guarigione.
Aiutaci a portare compassione e speranza a chi è ferito.
Rendici segno della tua presenza nella nostra vita e nel mondo.
Amen.
Commento
Il brano del Vangelo di Marco 1,40-45, racconta la guarigione di un lebbroso. Il lebbroso è un simbolo di tutti coloro che sono malati, feriti o esclusi.
La preghiera inizia con un’invocazione a Dio, chiedendogli di avere compassione di noi. Poi, prosegue chiedendo a Dio di guarirci, sia nel corpo che nello spirito. Infine, conclude chiedendo a Dio di renderci strumenti della sua guarigione.
Questa preghiera può essere recitata da chiunque si senta ferito o escluso. Può essere recitata individualmente o comunitariamente.
Preghiera adattata per il brano del Vangelo di Marco 1, 40-45.