Presentazione del Signore al Tempio
Quell’incontro misterioso, avvenuto nel Tempio di Gerusalemme
tra te, Gesù, che hai solo quaranta giorni, e due anziani,
Simeone ed Anna, non ha nulla di casuale.
E’ lo Spirito, infatti, a muovere i passi di un uomo e di una donna,
simboli di quell’Israele che non aveva smesso di credere alle promesse di Dio e di
aspettarne il compimento.
E’ lo Spirito a suggerire le parole che vengono pronunciate: un riconoscimento
esplicito rivolto a te, L’Inviato, venuto a portare luce a tutti i popoli e gloria di
Israele, portatore della prima alleanza.
E’ lo Spirito a far intravedere un mistero di salvezza che passa attraverso
momenti dolorosi di rifiuto e di sofferenza.
Quell’incontro oscuro, avvenuto nel Tempio di Gerusalemme, è in fondo una
consolazione per tutti coloro che ti cercano perché arriva dopo l’attesa la gioia
indicibile dell’incontro, la luce che dirada ogni tenebra, la salvezza che trasfigura
e colma di una pienezza sconosciuta.
Amen