Immagine "preghiera del giorno" creata con AI Copilot - 1 agosto 2024 alle ore 5:07 PM

Preghiera del giorno 2 agosto 2024 ispirata al brano del Vangelo di Mt 13,54-58.

PREGHIERA

Signore Gesù,
che a Nazareth fosti frainteso e rifiutato,
donaci il coraggio di riconoscere la tua presenza
in coloro che ci sono familiari e vicini.

Apri i nostri cuori
alla meraviglia dei tuoi insegnamenti,
e liberaci dai pregiudizi
che oscurano la verità del tuo amore.

Fa’ che non ti rifiutiamo per abitudine o incredulità,
ma che vediamo in ogni persona il segno della tua grazia.
Rendici capaci di accogliere il profeta
che parli con parole di vita nuova,
anche quando le sue parole sfidano
le nostre certezze e consuetudini.

Perdona la nostra durezza di cuore,
e aiutaci a crescere nella fede,
affinché possiamo riconoscere e seguire
la tua via di misericordia e di pace.

Amen.

Spiegazione

Il brano del Vangelo di Matteo 13,54-58 narra il ritorno di Gesù nella sua città natale, Nazareth, dove viene accolto con scetticismo e incredulità da parte dei suoi concittadini. Essi, conoscendolo come il figlio del falegname, non riescono a vedere oltre le loro preconcetti e riconoscere in Lui il Messia. Questo passaggio ci invita a riflettere su come spesso siamo ciechi di fronte alla verità che ci è più vicina, e su come i pregiudizi e l’abitudine possano ostacolare la nostra capacità di vedere e accogliere l’opera di Dio nelle nostre vite.

La preghiera “Accogliere il Profeta” chiede a Dio di aiutarci a superare questi limiti. Si chiede la grazia di riconoscere la presenza di Gesù nei nostri familiari e conoscenti, liberandoci dai pregiudizi. La preghiera sottolinea l’importanza di aprire i nostri cuori agli insegnamenti di Gesù, anche quando questi sfidano le nostre certezze. Infine, implora il perdono per la nostra durezza di cuore e chiede la forza di crescere nella fede per poter seguire la via di Gesù, fatta di misericordia e pace.

Questa preghiera, quindi, non solo riflette su un episodio specifico del Vangelo, ma lo applica alla nostra vita quotidiana, invitandoci a essere più aperti e ricettivi alla presenza divina nelle situazioni più ordinarie e familiari.