Questa preghiera è stata recitata durante la celebrazione del Corpus Domini l’11 giugno 2023 in Piazza Duomo a Lecce. Si tratta di una profonda adorazione rivolta a Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Altare, esprimendo fede nella sua presenza e ringraziamento per il dono del Suo Corpo e Sangue.
La preghiera include un atto di offrire sé stessi in perpetuo servizio e di richiedere perdono per i peccati personali e collettivi, chiedendo che questi vengano consumati dal fuoco dell’amore divino. Inoltre, vengono invocate la pace per l’Ucraina e per il mondo intero, e vengono offerte suppliche per il Papa, i sofferenti, i poveri e coloro che hanno bisogno di conforto spirituale. La chiusura è un’invocazione per la guida divina nel cammino sinodale, auspicando unità e carità tra i fedeli.
Signore mio Gesù Cristo, che per l’amore che nutri per gli uomini sei giorno e notte in questo Sacramento, aspettando, chiamando e ricevendo quanti vengono a visitarti, Noi crediamo che Tu sia presente nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Ti adoriamo dall’abisso del nostro nulla, dei nostri peccati, delle nostre colpe e Ti rendiamo grazie per tutti i doni che hai fatto alla nostra Chiesa e alla nostra Città, soprattutto per averci dato in questo Sacramento il Tuo Corpo, il Tuo Sangue, la Tua Anima e la Tua Divinità. In questa preghiera noi invochiamo pace e misericordia, certi della tua presenza.
Ti Adoriamo questa sera in ringraziamento per questo dono tanto prezioso della tua presenza, per riparare tutte le offese che ricevi e per spingerci ad essere discepoli e missionari del tuo Vangelo. Tue sono le cose, o Signore, quelle del cielo e quelle della terra: a te vogliamo, liberamente, offrire noi stessi e restare tuoi per sempre. O Signore, con cuore sincero, oggi io mi dono a te in perpetuo servizio, in obbedienza e in sacrificio di lode perenne. Accettami, insieme con questa offerta santa del tuo Corpo prezioso, che è qui dinanzi a Noi.
Te lo chiedo per la mia salvezza e per la salvezza di tutto il popolo che mi hai affidato. Offro a te tutti i peccati e les colpe commesse, affinché tutto tu accenda e consumi nel fuoco del tuo amore, cancellandone ogni macchia. Purifica il tuo popolo da ogni colpa; ridona la tua grazia, tutto perdonando e misericordiosamente accogliendoci nel bacio della pace. Pace invoco per l’Ucraina, Pace supplico per il mondo. Pace grida ogni cuore animato da buona volontà. Ma dov’è la pace senza la lotta contro il peccato? E che posso io fare per i miei peccati e per quelli del nostro popolo, se non confessarli umilmente e pregare senza posa per avere il tuo perdono? Ti prego, dammi benevolo ascolto, mentre mi pongo dinanzi a te, o mio Dio, insieme a tutto il tuo popolo.
Anche tutto quello che vi è di buono, lo offro a Te, affinché tu lo perfezioni e lo santifichi; affinché ti sia gradito e tu voglia accettarlo, accrescendone il valore; affinché tu voglia portarmi a un termine beato e glorioso. Ti dono il lavoro pastorale dei tuoi Sacerdoti, le sofferenze degli ammalati, le grida di dolore dei poveri. Offro a te tutti i buoni desideri dei tuoi fedeli e le necessità dei fratelli e delle sorelle, di coloro che, per amor tuo, fecero del bene; infine di tutte le persone – quelle ancora in vita e quelle che già hanno lasciato questo mondo – che da me desiderarono e chiesero preghiere, per loro e per tutti i loro cari. Che tutti sentano venire sopra di sé l’aiuto della tua grazia, l’abbondanza della consolazione, la protezione dai pericoli, la liberazione dalle pene! Che tutti, liberati da ogni male, ti rendano in letizia grazie solenni.
Ancora, e in modo speciale, ti offro preghiere per il Papa Francesco, perché ritorni in buona salute e continui a reggere la tua Chiesa. Ti invoco per quelli che hanno provocato dolore, hanno calunniato o recato danno, hanno messo in difficoltà, diviso e lacerato la comunità; e anche per tutti quelli ai quali io ho potuto dare talora motivo di tristezza e di turbamento, di dolore o di scandalo, con parole o con fatti, consciamente oppure no, affinché tu perdoni parimenti a tutti noi i nostri peccati e le offese vicendevoli.
O Signore, strappa dai nostri cuori ogni sospetto, ogni sdegno, ogni collera, ogni contesa e tutto ciò che possa ferire la carità e affievolire l’amore fraterno. Abbi compassione, o Signore, di noi che imploriamo la tua misericordia; concedi la tua grazia a noi che ne abbiamo bisogno; fa che noi siamo fatti degni di godere della tua grazia e che possiamo avanzare verso la vita eterna. Sii Tu la nostra Guida, sii Tu il nostro Pastore e fa che, in cammino sinodale, possiamo renderTi giusta Testimonianza e fervida adorazione.
AMEN.
