Maria, cantrice della misericordia divina,
hai unito la tua voce a quella dei poveri che gridano fiduciosi invocando l’aiuto di Dio.

La melodia che intoni interpreta le gioie e le speranze,
le tristezze e le angosce degli uomini di oggi,
soprattutto dei miseri e di coloro che soffrono.

Di generazione in generazione,
arriva fino al presente.

Spesso le nostre emozioni rimangono nel silenzio del cuore
senza trovare carne nella parola.

Con il canto tu ci doni la Parola
e con essa la speranza di costruire ponti di comunicazione con il Cielo e sulla terra.

don Pasquale Giordano