Questa preghiera è ispirata a Matteo 9,18-26, dove la fede umile e coraggiosa conduce alla guarigione e alla risurrezione. Una donna malata da anni tocca con fede il mantello di Gesù e viene guarita. Un padre disperato crede che Gesù possa ridare vita a sua figlia, e accade il miracolo.
La preghiera esprime una domanda accorata di risurrezione, guarigione e salvezza per chi è ferito nel corpo o nello spirito, invitando a confidare in Cristo anche nel buio più fitto.
È una preghiera di domanda, colma di fiducia.
PREGHIERA
Signore Gesù,
come quella donna che soffriva da tanto,
mi avvicino a Te in silenzio e con timore,
credendo che basta sfiorarti per guarire.
Tu che non ti lasci distrarre dalla folla,
ma ti fermi per chi ti cerca davvero,
fermati anche per me,
ascolta il mio cuore che ti chiama.
Come quel padre che non si è arreso,
ti affido chi amo,
anche se tutto sembra perduto,
perché Tu solo puoi ridare vita a ciò che sembra finito.
Sussurra anche a me: “Alzati”,
prendi la mia mano e rialzami
dalla mia stanchezza,
dalla mia sfiducia,
dalla mia solitudine.
Io credo, Signore.
Anche quando tutto tace.
Anche quando il dolore è forte.
Anche quando il mondo ride della mia fede.
Solo una parola da Te
e sarò guarito.
Solo uno sguardo da Te
e tornerò a vivere.
Amen.
Spiegazione
Questa preghiera nasce dalla fede umile e coraggiosa mostrata nel Vangelo: da una parte, una donna malata che non osa parlare ma crede; dall’altra, un padre che si espone pur di salvare la figlia. La preghiera è una supplica semplice e diretta, che affida le proprie ferite, le persone care, la propria disperazione a Gesù.
È un grido di chi si sente caduto, ma confida che Cristo possa guarire, rialzare, far vivere di nuovo, anche quando tutto sembra perduto.
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