preghiera del giorno - Signore, dammi ancora tempo per dare frutto

Il Vangelo di Luca 13,1-9 ci presenta la parabola del fico sterile: un albero che da anni non porta frutto e rischia di essere tagliato. Ma il vignaiolo intercede per lui, chiedendo ancora tempo, promettendo di curarlo e di zappare la terra intorno.
Questa pagina del Vangelo è una parabola sulla pazienza di Dio, che non si stanca di noi e continua ad aspettare il frutto del nostro cuore. La preghiera che segue è un atto di fiducia e di conversione interiore, una supplica che chiede a Dio di trasformare la nostra sterilità in vita.

Ascolta “Preghiera del giorno 25 Ottobre 2025 – Signore, dammi ancora tempo per dare frutto” su Spreaker.

PREGHIERA

Signore Gesù,
tu conosci le mie radici, le mie ferite e le mie stagioni di aridità.
A volte mi sento come un albero che non dà frutti,
un cuore che non sa più amare come prima.

Dammi ancora tempo, Signore.
Non lasciarmi cadere nella disperazione,
ma donami la grazia di ricominciare.
Zappa la terra del mio cuore,
rompi le zolle dure del mio orgoglio,
innaffia con la tua misericordia le mie aridità.

Tu credi ancora in me, Signore,
anche quando io dubito di poter cambiare.
Tu non ti stanchi di attendere,
perché il tuo amore è più forte del mio peccato.

Fa’ che porti frutto, Signore,
non solo per me, ma per chi ho accanto.
Che la mia vita sia segno del tuo perdono,
eco del tuo amore fedele.
Amen.

Spiegazione


La parabola del fico sterile (Lc 13,1-9) ci insegna che Dio non si arrende davanti alle nostre lentezze.
Egli è il vignaiolo che cura, zappa, irriga, attende. La preghiera è quindi una preghiera di domanda, in cui il credente riconosce la propria aridità ma si affida alla pazienza e alla misericordia di Dio.

Nel chiedere “dammi ancora tempo per dare frutto”, il cuore si apre alla conversione, non per paura del giudizio, ma per desiderio di vivere pienamente la comunione con Dio e con gli altri.

Spunti di applicazione pratica

  • Accogli la pazienza di Dio: non scoraggiarti per i tuoi limiti, ma credi che Dio lavora nel silenzio del tuo cuore.
  • Coltiva relazioni autentiche: dona tempo e cura agli altri come Dio fa con te.
  • Cerca piccoli frutti: non puntare a cambiamenti immediati, ma a gesti concreti di amore e perdono.
  • Confida nella grazia: non si tratta di “fare di più”, ma di lasciarsi trasformare.
  • Prepara il terreno: dedica tempo alla preghiera e al Vangelo, per permettere a Dio di zappare la tua terra interiore.

Domande di riflessione (personale o di gruppo)

  1. In quali momenti della mia vita mi sono sentito “sterile” o inutile?
  2. Quali “zolle” il Signore deve ancora rompere nel mio cuore?
  3. Dove vedo oggi i piccoli segni di frutto che Dio sta facendo crescere in me?
  4. Come posso diventare “vignaiolo” verso gli altri, sostenendoli con pazienza?
  5. Che cosa significa per me fidarmi della misericordia più che delle mie forze?

Leggi le preghiere dei giorni passati.

Siamo anche su Telegram e Whatsapp!