Libera il mio cuore dalle catene dorate
Signore Gesù,
tu che hai visto l’uomo ricco riempire i suoi granai
mentre il suo cuore rimaneva vuoto,
spezza anche in me questa illusione!
Quante volte anch’io ho creduto
che accumulare significasse vivere,
che possedere fosse sinonimo di essere felice!
Aprimi gli occhi, Signore!
Fa’ che io comprenda che la vera ricchezza
non si misura in euro sul conto corrente,
non si conta negli oggetti che riempiono casa,
ma pulsa nel cuore che sa donare.
Tu mi hai insegnato che la vita
non dipende da ciò che si possiede
ma da chi si è davanti a te,
davanti agli altri, davanti al mondo.
Trasforma, Signore, la mia avidità in generosità!
Quando la tentazione dell’accumulo mi assale,
quando penso: “ho fatto abbastanza per gli altri”,
quando la paura del domani mi paralizza,
ricordami che tu sei il mio vero tesoro.
Fa’ che io non sia ricco per me stesso
ma ricco agli occhi tuoi:
ricco di compassione,
ricco di condivisione,
ricco di quella gioia che solo tu puoi dare.
Signore, liberami
dall’ansia del possedere,
dalla sete del sempre di più,
dalla follia di chi crede di essere padrone del tempo.
Aiutami a capire che ogni giorno
è un dono prezioso da vivere pienamente,
che ogni respiro è grazia,
che ogni incontro è opportunità di amare.
Fa’ che la mia vita
sia un granaio aperto,
dove tutti possano trovare ristoro,
dove la tua Parola sia il vero nutrimento
per chi ha fame di senso e di speranza. Amen!
Per gentile concessione di don Lucio D’Abbraccio.
Spiegazione
Questa preghiera, ispirata al “Padre nostro”, è una supplica rivolta a Gesù perché ci insegni a pregare come Lui: con fiducia, amore e perseveranza. Chiede il dono di una preghiera autentica, che sia dialogo con Dio, lode, perdono, invocazione di aiuto e impegno per gli altri. È una preghiera di domanda, che guida il cuore a cercare Dio come Padre e lo Spirito come forza interiore.



