A volte siamo via di perdita,
altre volte via di ritorno,
in uscita da relazioni senza più un senso,
in rientrata in luoghi ancora attraenti
per memoria e per nostalgia di cuore.
Ci perdiamo ogniqualvolta voltiamo le spalle,
a volte ci troviamo dentro un istante magico,
quando volti e occhi si incrociano tra loro
e ciò che è stato, e ciò che ci ha ferito
è ora gradino per salire sempre più in alto.
In entrata e in uscita
ci sono ricami di emozioni e di vissuti,
a volte lacrime di dolore
altre volte il gusto di lacrime di gioia.
Ci perdiamo e ci ritroviamo così,
nei frammenti della vita di tutti i giorni,
spesso al margine di sentieri condivisi,
agli incroci dei nostri esili percorsi di senso.
Eppure…
C’è una strada, Gesù,
che Tu ci insegni come percorrere:
la via per il ritorno al nostro cuore,
la via per ritrovare il bandolo di un senso
e, con esso, il coraggio di una risurrezione.
Ma più di ogni altro sentiero,
Tu ci racconti la bellezza di una via
per l’unico e risolutivo ritorno che ci è dato,
quello nella casa del Padre dei Cieli.
Così, come Tu fai per primo con noi,
Tu ci insegni a non giudicare nessuno,
a non escludere nessuno dalle nostre braccia,
a non abbandonare nessuno
alla grigia solitudine del suo viaggio.
Figli e figlie, sia in andata sia in ritorno,
Tu tutti inviti alla festa della gioia e del perdono,
noi, tuoi discepoli,
che ben conosciamo le nostre fragilità.
Illumina Tu, Gesù,
il nostro bisogno di paternità e di fraternità,
del Padre tuo e nostro e di Te,
perché l’amore ci sorprenda ancora una volta
e in esso troviamo finalmente
la casa di un abbraccio infinito. Amen.
Per gentile concessione di don Sergio Carettoni – Fonte (qui puoi leggere da dove ha preso l’ispirazione do Sergio).