Preghiera di don Alessandro Deho’ (link al post nel blog) ispirata al brano del Vangelo di domenica 20 Aprile 2025, Pasqua.
E così ora non credo più
Non basta la corsa di Maria Maddalena,
non bastano i discorsi dei due di Emmaus,
non basta frequentare le pagine della Bibbia
non basta attaccarsi alle tradizioni
non basta ridurre il cristianesimo a fatto sociale
non basta aiutare i poveri
non bastano le parrocchie
non basta comportarsi bene
Serve un cammino nel buio,
serve una pietra spostata,
ma da Te,
serve franare nella tua Onnipotenza
(sì, onnipotente sei)
servi Tu.
Serve che nulla
finalmente possiamo,
se non respirare la leggerezza
luminosa di un eterno mattino
Serve che sia tu ad affiancare le nostre cecità,
tu a spiegarci la vita
e la strada per farci trovare,
serve che sia tu
a metterci in cuore nostalgia di te,
Serve sentire che la vita non dipende da noi
serve ammettere che hanno portato via il tuo corpo
quello che noi non abbiamo saputo proteggere nemmeno da cadavere,
serve che si torni a correre al sepolcro
vuoti di tutto
mancanti, derubati, affamati.
Serve imparare a sprofondare nella fossa,
così belli
così inutili
così sconfitti
così ancora ignari del miracolo,
Serve vedere che solo la tua Assenza è rimasta
e interrogare i teli,
stanare il tuo Passaggio,
impigliando le nostre parole
nel silenzio di pieghe curvate
con infinita precisione.
Serve che cominciamo a ridere di noi
che si credeva di credere
che ti si era promessa fedeltà
che ci si credeva migliori
Serve che si comici a ridere
della nostra presunta capacità di poterti comprendere
spiegare
seguire
Serve che si alzino le nostre mani verso l’alto
come bambini scoperti all’apice di un gioco
o come guerrieri dopo il disarmo
o come gli alberi,
sì come gli alberi,
che tutto avevano già compreso,
Sgrammaticati
balbuzienti
finalmente ammutoliti di stupore.
Credevo di credere e sono creduto
credevo di amare e sono amato
E così ora non credo più
mi lascio credere
mi lascio amare
mi lascio scovare
mentre rido e frano in te,
mentre rido e sento che tu sei Tutto
che senza di te son niente
E così ti imploro
continua a risorgere,
non lasciarmi scomparire
se non in Te.
don Alessandro Deho