Signore, facci capire
che il nostro amore umano
è godere l’uno della gioia dell’altro;
un fondersi in un arco
che abbraccia
la sofferenza più acuta
e la felicità più profonda;
facci comprendere che amare
vuol dire giocarsi,
rischiare sulla propria pelle.
Signore, noi ci avviliamo
in continui compromessi,
le nostre azioni quotidiane
sono schermaglie
a difesa di piccoli comodi;
unico scopo: salvare la faccia.
Rendici consapevoli
che amare vuol dire accettare,
anche fallire,
se lo richiede la salvezza dell’altro:
vuol dire
ammettere di aver sbagliato.
Signore, in un mondo
che non conosce più il silenzio
e l’attesa, il fragile stupore
e la felicità delle piccole cose,
facci apprezzare
il concreto di una carezza,
la piccola gioia di un bacio,
la calma d’una parola sussurrata,
la complicità d’una frase che parli
d’un geloso progetto futuro.
Signore, rendici capaci
di elevarci
nel cammino della consapevolezza,
orgogliosi di poter mettere,
assieme a tanti altri,
la prima pietra
di un mondo più umano.
Rendici orgogliosi
d’allacciare con l’umanità
una catena d’amore solidale,
oltrepassando sempre e dovunque
il triste cerchio d’un egoismo a due.
Amen.
Preghiera tratta dal documento “Benedizione degli innamorati nel giorno di San Valentino” della Diocesi di Bolzano-Bressanone.