Nel Vangelo di Luca 16,1-8 Gesù racconta la parabola dell’amministratore disonesto, un uomo che, scoperto nei suoi imbrogli, agisce con astuzia per garantirsi un futuro. Questa parabola non approva la disonestà, ma ci invita a riflettere su come impieghiamo i beni, il tempo e le relazioni: non per noi stessi, ma per costruire il Regno di Dio.
PREGHIERA
Signore,
tu conosci le mie scelte, le mie esitazioni, i miei calcoli nascosti.
Tu vedi quanto spesso cerco il mio vantaggio invece del bene degli altri.
Donami la sapienza del cuore,
perché impari a distinguere ciò che conta davvero.
Rendimi capace di scegliere con lucidità,
di usare i doni che mi affidi non per accumulare, ma per amare.
Signore Gesù,
insegnami a essere fedele nelle piccole cose,
onesto nel mio lavoro, sincero nei rapporti.
Fa’ che la mia intelligenza diventi strumento di bene,
e non di egoismo o paura.
Spirito Santo,
illuminami quando le mie decisioni sembrano confuse.
Rendimi creativo nel fare il bene,
pronto nel servire, generoso nel donare.
E quando il mio cuore si chiude,
ricordami che ogni scelta che non ama è già perduta.
Fa’ che io viva ogni giorno con la sapienza che viene da Te,
non da questo mondo.
Amen.
Spiegazione
La parabola dell’amministratore disonesto ci svela un insegnamento sorprendente: Dio non cerca ingenuità, ma intelligenza spirituale.
L’amministratore, pur nella sua colpa, agisce con prontezza per il futuro: Gesù invita i discepoli a fare altrettanto, ma per un bene eterno.
La preghiera chiede di trasformare l’astuzia in sapienza evangelica, di imparare a gestire i beni, le relazioni e il tempo come strumenti di amore e giustizia.
È una supplica per una vita coerente, vigile e piena di discernimento.
Spunti di applicazione pratica
- Riconoscere le proprie responsabilità: non fuggire dalle conseguenze delle proprie azioni, ma affrontarle con verità.
- Usare con sapienza i beni materiali: vivere la sobrietà e la condivisione.
- Essere creativi nel bene: cercare soluzioni nuove per aiutare, perdonare o costruire pace.
- Fare discernimento: chiedere spesso a Dio la luce per comprendere cosa è giusto, non solo ciò che conviene.
Domande di riflessione (personale o di gruppo)
- In quali ambiti della mia vita tendo a “gestire” più per convenienza che per amore?
- Come posso imparare a essere fedele nelle piccole cose quotidiane?
- Cosa significa, per me, “usare bene i beni di questo mondo”?
- Quali segni mi fanno capire che sto scegliendo con la sapienza di Dio e non con la logica del mondo?
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