Mentre facciamo esperienza della fragilità e della debolezza
di fronte alla malattia che colpisce in questi giorni tanti nostri fratelli e sorelle in umanità,
ancora una volta ricorriamo alla tua intercessione, o amata Santa Rita.
La paura ci impedisce di guardare a questo tempo con serenità
e fiducia e l’incertezza e la trepidazione per il futuro rischiano
di spegnere la fiducia e inaridire la speranza.
Tu, che nel lazzaretto di Roccaporena hai accolto e curato
i malati della peste che ha ferito la tua epoca;
tu, che sei per tutti riflesso luminoso della tenerezza e della provvidenza di Dio,
ottienici il coraggio di attraversare questa prova con la fiduciosa certezza
che la mano amorosa del Padre non abbandona i suoi figli.
La tua preghiera allontani l’epidemia che si diffonde nel mondo;
consoli quanti ne sono colpiti e i loro familiari;
conforti gli anziani, esposti più di altri alla solitudine;
sostenga gli operatori sanitari nel loro generoso servizio;
ispiri sagge decisioni a chi ha responsabilità scientifiche e politiche;
tutti difenda dai mali del corpo e dello spirito
e li aiuti a ritornare sereni alle consuete occupazioni
per lodare e ringraziare Dio con cuore rinnovato.
Amen.
+ Renato Boccardo – Arcivescovo di Spoleto-Norcia