Vi abbiamo incontrato, in campi profughi
in Africa, America, Asia,
ma anche in Europa e Oceania.

Vi abbiamo stretto la mano, nei nostri centri dโ€™ascolto, in ospedali e istituti,
nelle mense e negli empori.

Abbiamo incrociato i vostri sguardi, nelle carceri,
nelle periferie e in mezzo ai campi, fertili o aridi,
stepposi o desertici. Abbiamo annusato lโ€™odore, delle discariche,
delle baraccopoli, dei marciapiedi,
dove siete costretti a vivere.

Direttamente o indirettamente.

Di persona o tramite testimonianze, progetti delle Chiese locali, persone, comunitร .
Ti abbiamo
osservato, ascoltato, odorato, toccato, perfino gustato,
in tanti luoghi e contesti.

Con tutti, i nostri cinque sensi. In tutti, i cinque continenti.
Ti abbiamo abbracciato, o Signore.

Ma spesso non ti abbiamo capito, non abbiamo superato le apparenze. Aiutaci tu, a scavare le profonditร ,
a percepire lโ€™ossimoro
della ricchezza e della bellezza della povertร .

Fonte: “per Caritร ” La dimensione contemplativa dellโ€™incontro col povero nellโ€™esperienza di Caritas Italiana