Cos’è questa luce che squarcia
il nero pesante tessuto del male? Chi è questa voce che spezza
l’antico silenzio del sonno?
È il tuo vagito innocente che fora
le orecchie incrostate
di quanti da sempre amano altro frastuono.
Ti sento, ti ascolto,
mi scrolli e mi guidi sul posto
che solo ti accolse:
è il cuore del mondo che è di ogni uomo se come il primo ancor si dispone.
Nelle tue membra racchiudi
la parola iniziale del Padre
e il tuo respiro divino
spazza la coltre cresciuta
sul seme piantato
che fresco germoglia da capo.
Fonte: “per Carità” La dimensione contemplativa dell’incontro col povero nell’esperienza di Caritas Italiana