Beati quei dieci lebbrosi…

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Beati quei dieci lebbrosi, Gesù, che ti hanno incontrato per caso, ma che – non a caso – tu hai guarito.

Li hai guariti dopo averli visti, dopo averli ascoltati, dopo avere loro parlato con parole di rispetto e di amore.

Hai ascoltato soprattutto il grido del loro dolore, accolto la loro condizione di emarginati e a tutti hai indicato la via della salvezza.

E se ti diciamo, Gesù, che anche noi siamo lebbrosi? che anche noi abbiamo qualcosa da gridarti, da farti vedere, affinché sia da te sanato?

Non esiste pelle in cui, tu Gesù, non ti rendi presente per salvarla.

Non esistono lebbrosi o peccatori, che non possano dire a loro volta: “Anche noi abbiamo incontrato il Salvatore”!

E tu, a tutti coloro che ti cercano e ti incontrano nella verità del loro cuore, tu ripeti continuamente: “Non restare bloccato, vai avanti per il tuo cammino, perché la tua fede ti ha salvato!”.

Tu tutti ci guarisci, Gesù, nostro Signore, anche se solo pochi diventano tuoi discepoli, anche se solo pochissimi si lasciano guarire oltre che nel corpo, molto di più nello spirito.

Rinnovando la nostra fede in te, in quello che sei per noi, noi ci accostiamo a te, Gesù, insieme ti invochiamo e ci lasciamo guarire e salvare la vita solo da te, per continuare il nostro cammino alla luce della forza del tuo nome.

Amen

Di PC

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La preghiera è necessaria per salvarsi; a maggior ragione lo è per raggiungere la perfezione. E' il primo mezzo, efficacissimo ed accessibile a tutti. Ci ottiene la grazia di Dio e ci dispone ad accoglierla. Alimenta in noi una mentalità di fede e ci aiuta a discernere la volontà di Dio.