Trasformati in Cristo
Sai, Signore, quanta paura ci fa la morte
e come ci seduce il fascino del potere.
Dolore e piacere,
strumenti del Tentatore
per portarci fuori strada.
Ingannati dal Demonio
la Croce ci appare
come scure che abbatte
l’albero dei nostri sogni
o come arma contundente
per scalare le vette della gloria mondana.
Tu, Signore, ci prendi per mano
e ci conduci sul monte
dove Dio Padre ha preparato
per noi il banchetto nuziale.
Lì togli il velo della vergogna
che nasconde il nostro volto
e ci baci sulla bocca
donandoci il tuo Spirito di libertà.
Deformati dal peccato,
sfigurati dall’ingiustizia,
imbruttiti dall’invidia,
appesantiti dall’avidità,
recalcitranti nel darti fiducia,
sordi agli appelli di conversione,
ciechi davanti ai nuovi orizzonti,
pazientemente ti avvicini,
accarezzi con la tua mano,
profumata di crisma,
il nostro viso bagnato di lacrime
ancora chiuso tra le mani tremanti.
La tua Parola ci rialza,
facendo cadere la pelle dell’uomo vecchio,
lasciando sul selciato i frantumi di pietra
di un cuore libero,
di un cuore nuovo,
di un cuore di carne,
come quello tuo, come quello dei Pastori
che non pascono sé stessi
ma, come te, offrono la propria vita
per la vita del gregge.
Trasforma la mia vita, Signore,
conformala alla tua,
perché chi cerca il tuo volto
possa riconoscerlo nel mio sguardo
luminoso e accogliente
e chi è lontano, nascosto per paura e vergogna,
mediante la parola della riconciliazione
e gesti di fraternità
ritrovi il coraggio di lasciarsi avvolgere
dall’abbraccio del Padre,
e gusti la dolcezza
dell’essere amato come figlio prediletto.
don Pasquale Giordano