Non so darti il poco che possiedo
Con i tuoi segni, Gesù,
vuoi farmi conoscere la tua identità di Figlio di Dio
e introdurmi nel mistero della tua persona e della tua missione.
Perdona il mio pragmatismo che si ferma all’interesse immediato,
alla superficie della realtà.
Non so darti il poco che possiedo;
ma poi, quando con quel poco tu operi grandi cose,
vi resto abbarbicato e non vado più in profondità,
dove tu mi vuoi condurre.
Un Dio che risolve i problemi contingenti della vita mi va bene,
ma un Dio che mi propone di essere sempre dono totale e gratuito
per gli altri mi scandalizza.
Tu mi ripeti, Gesù, che proprio questa, invece,
è la mia vocazione di figlio del Padre.
Ancora una volta, alla tua scuola,
che io impari ad amare.