Lacrime che irrigano i deserti dell’anima e sorriso che consola i cuori affranti
Signore Gesù,
davanti al quale Giovanni, ancora nel grembo della madre ha esultato di gioia,
fa che la tua Parola possa essere accolta nel mio cuore con lo stesso entusiasmo dei profeti e con il loro medesimo timore,
consapevole della immensa distanza tra la mia povertà e la tua grandezza.
Ti ringrazio perché ancora scegli tra i più piccoli gli annunciatori del vangelo perché sia chiaro che la sua efficacia non dipende dalle insufficienti forze umane ma dalla tua misericordia che fa rifiorire la vita anche lì dove il peccato semina la morte.
Usa, Signore, le mie lacrime per irrigare le anime aride e il mio sorriso per consolare i cuori freddi.
don Pasquale Giordano