Signore Gesù, profeta di pace e di perdono, tu che hai rimproverato la tua generazione denunciando i danni della religiosità dell’apparenza, scuotimi con la tua parola, ribalta le mie convinzioni che mi rendono ipocritamente rigido e formale, purifica il mio cuore dall’ipocrisia e dalla schiavitù del consenso.

Il tuo Spirito alimenti la mia fede perché la preghiera, come la tua, sia un’esperienza di filiale abbandono tra le braccia del Padre.

Credo, Signore, che Tu mi ami e che mi accompagni nel mio cammino di maturazione perché, con la grazia dello Spirito Santo, possa portare in ogni tempo frutti di giustizia, amore e perdono.

don Pasquale Giordano