Signore Gesù, mi pare di vedere sul tuo volto l’espressione fiera mentre mi parli da figlio di nostro Padre.
Quanto diverso dal tuo è lo sguardo di chi dice di conoscere Dio e di essere interprete della sua volontà ma giudica, sentenzia e condanna.
Nei loro occhi, privi della luce dello Spirito e nelle loro parole formali, pungenti e aride di compassione non riesco a scorgere se non l’idolo dell’ambizione.
Il racconto del tuo amore per il Padre accenda in me il desiderio di stare alla sua presenza per ascoltare la sua voce e contemplare il suo volto.
Donami la grazia di essere figlio come te che nel turbamento si rifugia tra le braccia del Padre, che è capace sempre di meravigliarsi mentre il Padre è all’opera, che teneramente poggia la sua testa sul petto del Padre perché i cuori battano insieme al ritmo dell’amore.
don Pasquale Giordano