Signore, ecco, di fronte al bene sono chiuso in me stesso,
di fronte ad un’azione d’amore inerte,
di fronte alla bellezza della vita sono cieco,
di fronte alla voce che mi interpella muto,
di fronte alla tua presenza sono immobile,
di fronte alla tua disponibilità incapace,
di fronte alla possibilità di operare per il bene debole,
di fronte al rischio d’amare impaurito.

Signore accogli e cura le mie infermità,
rendimi degno della tua grazia.

Permettimi di gustare e sentire l’amore con cui Tu, Padre, ci guarisci.