Giuseppe, erede di Davide,
semplice artigiano della bottega di Nazaret
sposo di Maria, uomo giusto e saggio,
nella crisi del dubbio, col cuore lacerato
da mille interrogativi senza risposta,
hai spento con l’acqua della mitezza
le vampe della rabbia,
hai fasciato le ferite della vergogna
con le bende dell’umiltà,
hai dominato le pulsioni della cieca vendetta
con le armi della ragione illuminata dall’amore.
Hai sceso i gradini della povertà
fino a toccare il fondo dell’umanità.
Nel sonno della rassegnazione, fuga e rifugio,
rimedio infantile al dramma dell’adulto
hai trovato nella Parola,
riparo e conforto,
vocazione e missione.
Dalle macerie dei tuoi progetti
sei risorto per realizzare il sogno più grande.
Col tuo amen a Dio
la promessa fatta a Maria
diventa giuramento di amore,
sigillo posto sul suo cuore.
Sorgi, Giuseppe,
parlaci col tuo silenzio,
raccontaci con i gesti di matura responsabilità
la bellezza di essere sposo e padre,
secondo il cuore di Dio.
Amen.
don Pasquale Giordano