Mi manchi. Mi manchi terribilmente. Da togliere il fiato.
Leggo e rileggo le tue parole, con innamorata ostinazione.
Mi piego su questa pagina, e mi fa male non sentire il ritmo del tuo respiro, il suono amico della tua voce.
Mi manchi, Signore, e la preghiera oggi รจ un rincorrere il vento;
รจ ascoltare una musica che nessuno strumento puรฒ produrre.
Mi manchi, Signore, perchรฉ, di tanto in tanto, ho bisogno di toccare, di vedere, di sentire profumi. E tu, ora, non sei a portata di mano,
non stai davanti ai miei occhi, non hai lโodore buono di chi ama.
Mi manchi, Signore, e la fede ne soffre, come di una malattia mortale. Senza cura. Mi manchi, Signore, eppure, so, quando mi allontano su versanti ripidi e pendii pietrosi; quando fuggo le tue strade per capriccio e per dispetto;
quando ti volto le spalle, in un impeto di altezzoso disprezzo,
so, che io manco a te, ancora di piรน.
Per questo, ad ogni ritorno, mi aspetto di averti qui come uomo fedele, come Dio paziente. ร questa distanza che ci unisce. La tua assenza mi alimenta.
La tua presenza mi disseta.
Amen.
Emily Schenker