Nel “momento di apparente fallimento, dove tutto รจ buio, Gesรน prega lodando il Padre”. Papa Francesco in questa catechesi approfondisce la preghiera di lode a Dio.
Proseguiamo la catechesi sulla preghiera, e oggi diamo spazio alla dimensione della lode.
Prendiamo spunto da un passaggio critico della vita di Gesรน.
Dopo i primi miracoli e il coinvolgimento dei discepoli nellโannuncio del Regno di Dio, la missione del Messia attraversa una crisi.
Giovanni Battista dubita e gli fa arrivare questo messaggio โ Giovanni รจ in carcere: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป (Mt 11,3). Lui sente questa angoscia di non sapere se ha sbagliato nellโannuncio. Sempre ci sono nella vita momenti bui, momenti di notte spirituale, e Giovanni sta passando questo momento.
Cโรจ ostilitร nei villaggi sul lago, dove Gesรน aveva compiuto tanti segni prodigiosi (cfr Mt 11,20-24). Ora, proprio in questo momento di delusione, Matteo riferisce un fatto davvero sorprendente: Gesรน non eleva al Padre un lamento, ma un inno di giubilo: ยซTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoliยป (Mt 11,25). Cioรจ, in piena crisi, in pieno buio nellโanima di tanta gente, come Giovanni il Battista, Gesรน benedice il Padre, Gesรน
loda il Padre. Ma perchรฉ?
Anzitutto lo loda per quello che รจ: ยซPadre, Signore del cielo e della terraยป. Gesรน gioisce nel suo spirito perchรฉ sa e sente che suo Padre รจ il Dio dellโuniverso, e viceversa il Signore di tutto ciรฒ che esiste รจ il Padre, โil Padre mioโ. Da questa esperienza di sentirsi โil figlio dellโAltissimoโ scaturisce la lode. Gesรน si sente figlio dellโAltissimo.
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