Preghiera del giorno 19 febbraio 2024 ispirata al brano del Vangelo di Mt 25, 31-46.
PREGHIERA
O Dio, nostro Custode e Giudice Misericordioso,
nell’ombra delle tue ali ci rifugiamo,
e nei sentieri della vita ci guidi.
Tu che separi il giusto dall’ingiusto,
e che giudichi con amorevole discernimento,
ascolta la nostra supplica umile e sincera.
Nel brano di Mt 25, 31-46,
ci hai mostrato la via della compassione e della giustizia.
Ci hai insegnato che nel servizio agli altri,
incontri il Tuo volto, o Cristo.
Fa’ che i nostri cuori siano spalancati
alla sofferenza dei tuoi figli e delle tue figlie.
Fa’ che le nostre mani siano pronte a soccorrere
coloro che soffrono e coloro che sono nel bisogno.
Donaci, o Signore, occhi che sappiano vedere
la tua presenza in ogni volto umano,
e cuori che sappiano rispondere con amore
alle necessità di chi ci circonda.
Insegnaci a non chiudere gli occhi di fronte alla fame,
alla sete, alla solitudine e all’ingiustizia.
Insegnaci a riconoscere il Tuo volto
negli ultimi e nei marginalizzati della società.
Rendici consapevoli, o Dio,
che ogni atto di amore e di compassione
è un incontro con Te, il Divino Misericordioso.
E quando verrà il giorno del giudizio,
possiamo presentarci di fronte a Te
con cuori puri e mani generose,
sapendo di aver accolto e servito
il Tuo Cristo nei nostri fratelli e sorelle.
Amen.
Spiegazione
La preghiera trae ispirazione dal brano del Vangelo di Matteo (Mt 25, 31-46), in cui Gesù parla del giudizio universale, in cui le persone saranno giudicate in base al loro servizio agli altri, specialmente ai più bisognosi.
La preghiera riflette l’importanza della compassione, della giustizia e del servizio nel vivere una vita cristiana autentica. Invoca la guida divina per essere sensibili ai bisogni degli altri e per rispondere con amore e compassione.
La preghiera chiede anche la grazia di riconoscere la presenza di Dio in ogni persona e di servirlo attraverso il servizio agli altri, specialmente ai poveri e ai bisognosi. Infine, la preghiera si conclude con l’auspicio di poter affrontare il giudizio divino con cuori puri e con la consapevolezza di aver risposto con amore e compassione alle esigenze degli altri, riconoscendo il Cristo nei volti di coloro che incontriamo.