Mi chiamate Redentore
e non vi fate redimere.

Mi chiamate Luce
e non mi vedete.

Mi chiamate Via
e non mi seguite.

Mi chiamate Vita
e non mi desiderate.

Mi chiamate Maestro
e non mi credete.

Mi chiamate Sapienza
e non m’interrogate.

Mi chiamate Signore
e non mi servite.

Mi chiamate Onnipotente
e non vi fidate di me.

Se un giorno non vi riconosco
non vi meravigliate.

Iscrizione nel duomo di Lubecca.