Il cieco nato
In questo luogo elevato del corpo, l’anima si sveglia
ecco il cieco nato che mi meraviglia
II giardino chiuso davanti a lui si è aperto
un ritmo nuovo si impone all’universo
Ristabiliamo gli esseri e le cose
nel loro candore nativo Propongo
che camminiamo insieme sulle acque
che abbiamo l’ardire degli uccelli
che il nostro soffio sposando la terra
accenda un fuoco nuovo nelle nostre arterie
Non c’è nulla da temere Tutto è bello Aspetto
l’eternità promessa per l’istante
l’immensità appresa nei miei limiti
So il peso del mondo Gravito
attorno all’asse dove mi voleva la sorte
Sono appena nato Mi cerco ancora
ma sono al mio posto sovrano
Di un mondo nuovo di cui ho preso le redini.
L. Wouters