PARTE QUARTA
LA PREGHIERA CRISTIANA
SEZIONE PRIMA
LA PREGHIERA NELLA VITA CRISTIANA
CAPITOLO PRIMO
LA RIVELAZIONE DELLA PREGHIERA
ARTICOLO 3
NEL TEMPO DELLA CHIESA
2623 Il giorno di Pentecoste lo Spirito della Promessa รจ stato effuso sui discepoli, che ยซ si trovavano tutti insieme nello stesso luogo ยป (At 2,1) ad attenderlo, ยซ assidui e concordi nella preghiera ยป (At 1,14). Lo Spirito che istruisce la Chiesa e le ricorda tutto ciรฒ che Gesรน ha detto, 102 la forma anche alla vita di preghiera.
2624 Nella prima comunitร di Gerusalemme, i credenti ยซ erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli Apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere ยป (At 2,42). La sequenza รจ tipica della preghiera della Chiesa: fondata sulla fede apostolica ed autenticata dalla caritร , essa รจ nutrita nell’Eucaristia.
2625 Le preghiere sono prima di tutto quelle che i fedeli ascoltano e leggono nelle Scritture, attualizzandole perรฒ, specialmente quelle dei salmi, a partire dal loro compimento in Cristo. 103 Lo Spirito Santo, che in tal modo ricorda Cristo alla sua Chiesa orante, la conduce anche alla veritร tutta intera e suscita nuove formulazioni, le quali esprimeranno l’insondabile mistero di Cristo, che opera nella vita, nei sacramenti e nella missione della sua Chiesa. Queste formulazioni si svilupperanno nelle grandi tradizioni liturgiche e spirituali. Le forme della preghiera, quali sono espresse negli Scritti apostolici e canonici rimarranno normative per la preghiera cristiana.
I. La benedizione e l’adorazione
2626 La benedizione esprime il moto di fondo della preghiera cristiana: essa รจ incontro di Dio e dell’uomo; in essa il dono di Dio e l’accoglienza dell’uomo si richiamano e si congiungono. La preghiera di benedizione รจ la risposta dell’uomo ai doni di Dio: poichรฉ Dio benedice, il cuore dell’uomo puรฒ rispondere benedicendo colui che รจ la sorgente di ogni benedizione.
2627 Due forme fondamentali esprimono questo moto: talvolta la benedizione si eleva, portata, nello Spirito Santo, da Cristo verso il Padre (lo benediciamo per averci benedetti); 104 talvolta implora la grazia dello Spirito Santo che, per mezzo di Cristo, discende dal Padre (lui che ci benedice). 105
2628 L’adorazione รจ la disposizione fondamentale dell’uomo che si riconosce creatura davanti al suo Creatore. Essa esalta la grandezza del Signore che ci ha creati 106 e l’onnipotenza del Salvatore che ci libera dal male. ร la prosternazione dello spirito davanti al ยซ re della gloria ยป 107 e il silenzio rispettoso al cospetto del Dio ยซ sempre piรน grande di noi ยป. 108 L’adorazione del Dio tre volte Santo e sommamente amabile ci colma di umiltร e dร sicurezza alle nostre suppliche.
2629 Il vocabolario della supplica รจ ricco di sfumature nel Nuovo Testamento: domandare, implorare, chiedere con insistenza, invocare, impetrare, gridare e perfino ยซ lottare nella preghiera ยป. 109 Ma la sua forma piรน abituale, perchรฉ la piรน spontanea, รจ la domanda: proprio con la preghiera di domanda noi esprimiamo la coscienza della nostra relazione con Dio: in quanto creature, non siamo noi il nostro principio, nรฉ siamo padroni delle avversitร , nรฉ siamo il nostro ultimo fine; anzi, per di piรน, essendo peccatori, noi, come cristiani, sappiamo che ci allontaniamo dal Padre. La domanda รจ giร un ritorno a lui.
2630 Il Nuovo Testamento non contiene preghiere di lamentazione, frequenti invece nell’Antico Testamento. Ormai, in Cristo risorto, la domanda della Chiesa รจ sostenuta dalla speranza, quantunque siamo ancora nell’attesa e dobbiamo convertirci ogni giorno. Scaturisce da ben altra profonditร la domanda cristiana, quella che san Paolo chiama il gemito: quello della creazione ยซ nelle doglie del parto ยป (Rm 8,22); ma anche il nostro, nell’attesa della ยซ redenzione del nostro corpo; poichรฉ nella speranza noi siamo stati salvati ยป (Rm 8,23-24); infine i gemiti inesprimibili dello stesso Spirito Santo, il quale ยซ viene in aiuto alla nostra debolezza, perchรฉ nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare ยป (Rm 8,26).
2631 La domanda del perdono รจ il primo moto della preghiera di domanda (cf il pubblicano: ยซ O Dio, abbi pietร di me peccatore ยป, Lc 18,13). Essa รจ preliminare ad una preghiera giusta e pura. L’umiltร confidente ci pone nella luce della comunione con il Padre e il Figlio suo Gesรน Cristo, e gli uni con gli altri: 110 allora ยซ qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui ยป (1 Gv 3,22). La domanda del perdono รจ l’atto preliminare della liturgia eucaristica, come anche della preghiera personale.
2632 La domanda cristiana รจ imperniata sul desiderio e sulla ricerca del Regno che viene, conformemente all’insegnamento di Gesรน. 111 Nelle domande esiste una gerarchia: prima di tutto si chiede il Regno, poi ciรฒ che รจ necessario per accoglierlo e per cooperare al suo avvento. Tale cooperazione alla missione di Cristo e dello Spirito Santo, che ora รจ la missione della Chiesa, รจ l’oggetto della preghiera della comunitร apostolica. 112 ร la preghiera di Paolo, l’Apostolo per eccellenza, che ci manifesta come la sollecitudine divina per tutte le Chiese debba animare la preghiera cristiana. 113 Mediante la preghiera ogni battezzato opera per l’avvento del Regno.
2633 Quando si condivide in questo modo l’amore salvifico di Dio, si comprende come ogni necessitร possa diventare oggetto di domanda. Cristo, che tutto ha assunto al fine di tutto redimere, รจ glorificato dalle domande che noi rivolgiamo al Padre nel suo nome. 114 ร in forza di questa certezza che Giacomo 115 e Paolo ci esortano a pregare in ogni circostanza. 116
III. La preghiera di intercessione
2634 L’intercessione รจ una preghiera di domanda che ci conforma da vicino alla preghiera di Gesรน. ร lui l’unico intercessore presso il Padre in favore di tutti gli uomini, particolarmente dei peccatori. 117 Egli ยซ puรฒ salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore ยป (Eb 7,25). Lo Spirito Santo stesso ยซ intercede […], poichรฉ egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio ยป (Rm 8,26-27).
2635 Intercedere, chiedere in favore di un altro, dopo Abramo, รจ la prerogativa di un cuore in sintonia con la misericordia di Dio. Nel tempo della Chiesa, l’intercessione cristiana partecipa a quella di Cristo: รจ espressione della comunione dei santi. Nell’intercessione, colui che prega non cerca solo ยซ il proprio interesse, ma anche quello degli altri ยป (Fil 2,4), fino a pregare per coloro che gli fanno del male. 118
2636 Le prime comunitร cristiane hanno intensamente vissuto questa forma di condivisione. 119 L’Apostolo Paolo le rende cosรฌ partecipi del suo ministero del Vangelo, 120 ma intercede anche per esse. 121 L’intercessione dei cristiani non conosce frontiere: ยซ per tutti gli uomini, […] per tutti quelli che stanno al potere ยป (1 Tm 2,1), per coloro che perseguitano, 122 per la salvezza di coloro che rifiutano il Vangelo. 123
IV. La preghiera di ringraziamento
2637 L’azione di grazie caratterizza la preghiera della Chiesa, la quale, celebrando l’Eucaristia, manifesta e diventa sempre piรน ciรฒ che รจ. In realtร , nell’opera della salvezza, Cristo libera la creazione dal peccato e dalla morte, per consacrarla nuovamente e farla tornare al Padre, per la sua gloria. Il rendimento di grazie delle membra di Cristo partecipa a quello del loro Capo.
2638 Come nella preghiera di domanda, ogni avvenimento e ogni necessitร puรฒ diventare motivo di ringraziamento. Le lettere di san Paolo spesso cominciano e si concludono con un’azione di grazie e sempre vi รจ presente il Signore Gesรน. ยซ In ogni cosa rendete grazie; questa รจ infatti la volontร di Dio in Cristo Gesรน verso di voi ยป (1 Ts 5,18). ยซ Perseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie ยป (Col 4,2).
2639 La lode รจ la forma di preghiera che piรน immediatamente riconosce che Dio รจ Dio! Lo canta per se stesso, gli rende gloria perchรฉ EGLI ร, a prescindere da ciรฒ che fa. ร una partecipazione alla beatitudine dei cuori puri, che amano Dio nella fede prima di vederlo nella gloria. Per suo mezzo, lo Spirito si unisce al nostro spirito per testimoniare che siamo figli di Dio, 124 rende testimonianza al Figlio unigenito nel quale siamo adottati e per mezzo del quale glorifichiamo il Padre. La lode integra le altre forme di preghiera e le porta verso colui che ne รจ la sorgente e il termine: ยซ un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui ยป (1 Cor 8,6).
2640 San Luca annota spesso nel suo Vangelo l’ammirazione e la lode davanti alle meraviglie operate da Cristo; le sottolinea anche per le azioni dello Spirito Santo che sono negli Atti degli Apostoli: la vita della comunitร di Gerusalemme, 125 la guarigione dello storpio operata da Pietro e Giovanni, 126 l’esultanza della folla che glorifica Dio per l’accaduto, 127 la gioia dei pagani di Pisidia che ยซ si rallegravano e glorificavano la parola di Dio ยป (At 13,48).
2641 ยซ Siate ricolmi dello Spirito intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore ยป (Ef 5,19). 128 Come gli scrittori ispirati del Nuovo Testamento, le prime comunitร cristiane rileggono il libro dei Salmi cantando in essi il mistero di Cristo. Nella novitร dello Spirito, esse compongono anche inni e cantici ispirandosi all’evento inaudito che Dio ha realizzato nel Figlio suo: la sua incarnazione, la sua morte vincitrice della morte, la sua risurrezione, la sua ascensione alla propria destra. 129 ร da questa ยซ meraviglia ยป di tutta l’Economia della salvezza che sale la dossologia, la lode di Dio. 130
2642 La rivelazione delle ยซ cose che devono presto accadere ยป, l’Apocalisse, poggia sui cantici della liturgia celeste, 131 ma anche sull’intercessione dei ยซ testimoni ยป (martiri). 132 I profeti e i santi, tutti coloro che furono uccisi sulla terra per la testimonianza da loro data a Gesรน, 133 l’immensa folla di coloro che, venuti dalla grande tribolazione, ci hanno preceduto nel Regno, cantano la lode di gloria di colui che siede sul trono e dell’Agnello. 134 In comunione con loro, anche la Chiesa terrestre canta questi cantici, nella fede e nella prova. La fede, nella domanda e nell’intercessione, spera contro ogni speranza e rende grazie al Padre della luce, dal quale discende ogni dono perfetto. 135 La fede รจ cosรฌ una pura lode.
2643 L’Eucaristia contiene ed esprime tutte le forme di preghiera: รจ ยซ l’oblazione pura ยป di tutto il corpo di Cristo a gloria del suo nome. 136 Secondo le tradizioni d’Oriente e d’Occidente, essa รจ ยซ il sacrificio di lode ยป.
In sintesi
2644 Lo Spirito Santo che ammaestra la Chiesa e le ricorda tutto ciรฒ che Gesรน ha detto, la educa anche alla vita di preghiera, suscitando espressioni che si rinnovano in seno a forme permanenti: benedizione, domanda, intercessione, azione di grazie e lode.
2645 Per il fatto che Dio lo benedice, il cuore dell’uomo puรฒ a sua volta benedire colui che รจ la sorgente di ogni benedizione.
2646 La preghiera di domanda ha per oggetto il perdono, la ricerca del Regno, come pure ogni vera necessitร .
2647 La preghiera di intercessione consiste in una domanda in favore di un altro. Non conosce frontiere e si estende anche ai nemici.
2648 Ogni gioia e ogni sofferenza, ogni avvenimento e ogni necessitร puรฒ essere materia dell’azione di grazie, che, partecipando a quella di Cristo, deve riempire l’intera vita: ยซ In ogni cosa rendete grazie ยป (1 Ts 5,18).
2649 La preghiera di lode, completamente disinteressata, si concentra su Dio; lo canta per se stesso, gli rende gloria perchรฉ EGLI ร, a prescindere da ciรฒ che egli fa.
(102) Cf Gv 14,26.
(103) Cf Lc 24,27.44.
(104) Cf Ef 1,3-14; 2 Cor 1,3-7; 1 Pt 1,3-9.
(105) Cf 2 Cor 13,13; Rm 15,5-6. 13; Ef 6,23-24.
(106) Cf Sal 95,1-6.
(107) Cf Sal 24,9-10.
(108) Sant’Agostino, Enarratio in Psalmum 62, 16: CCL 39, 804 (PL 36, 758).
(109) Cf Rm 15,30; Col 4,12.
(110) Cf 1 Gv 1,7โ2,2.
(111) Cf Mt 6,10.33; Lc 11,2.13.
(112) Cf At 6,6; 13,3.
(113) Cf Rm 10,1; Ef 1,16-23; Fil 1,9-11; Col 1,3-6; 4,3-4.12.
(114) Cf Gv 14,13.
(115) Cf Gc 1,5-8.
(116) Cf Ef 5,20; Fil 4,6-7; Col 3,16-17; 1 Ts 5,17-18.
(117) Cf Rm 8,34; 1 Gv 2,1; 1 Tm 2,5-8.
(118) Cf santo Stefano che prega per i suoi uccisori come Gesรน: cf At 7,60; Lc 23,28.34.
(119) Cf At 12,5; 20,36; 21,5; 2 Cor 9,14.
(120) Cf Ef 6,18-20; Col 4,3-4; 1 Ts 5,25.
(121) Cf 2 Ts 1,11; Col 1,3; Fil 1,3-4.
(122) Cf Rm 12,14.
(123) Cf Rm 10,1.
(124) Cf Rm 8,16.
(125) Cf At 2,47.
(126) Cf At 3,9.
(127) Cf At 4,21.
(128) Cf Col 3,16.
(129) Cf Fil 2,6-11; Col 1,15-20; Ef 5,14; 1 Tm 3,16; 6,15-16; 2 Tm 2,11-13.
(130) Cf Ef 1,3-14; 3,20-21; Rm 16,25-27; Gd 24-25.
(131) Cf Ap 4,8-11; 5,9-14; 7,10-12.
(132) Cf Ap 6,10.
(133) Cf Ap 18,24.
(134) Cf Ap 19,1-8.
(135) Cf Gc 1,17.
(136) Cf Ml 1,11.